“L’Italia e l’Ue reagiscano: basta essere subalterni agli Usa”. Parla l’europarlamentare del M5S, Della Valle

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Schierata in prima fila al giuramento di Donald Trump da presidente degli Stati Uniti c’era la Silicon Valley con i suoi massimi esponenti. Presente l’inseparabile Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo. Ma anche il suo rivale ‘spaziale’ Jeff Bezos e gli amministratori delegati di Apple e Google, rispettivamente Tim Cook e Sundar Pichai. Presenti anche il numero uno di Meta Mark Zuckerberg, e i chief executive officer di TikTok e OpenAI, Shou Chew e Sam Altman.

Danilo Della Valle, europarlamentare M5S, che peso avranno i grandi monarchi tecnologici nelle politiche di Trump?
“Notevole. La politica dovrebbe essere indipendente dai potentati economici e decidere in piena autonomia facendo prevalere l’interesse generale, con Trump invece siamo all’apoteosi dei conflitti d’interesse. Uno dei suoi primi provvedimenti è stata l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo globale dell’Osce sulla tassazione per le multinazionali. Questa decisione è un regalo a multinazionali e ultra-miliardari che lo avevano sostenuto copiosamente durante la campagna elettorale. Insomma, i grandi monarchi tecnologici sono andati a battere cassa e hanno riscosso subito un importante successo. A pagarne le conseguenze saranno i cittadini e le piccole e medie imprese che continueranno a pagare imposte proporzionalmente molto più alte rispetto a quelle delle grandi corporations. L’UE ha il dovere di difendere i suoi cittadini e le sue imprese fortemente penalizzate dall’elusione fiscale praticata dalle grandi multinazionali, in primis i giganti del web americani”.

Passando in rassegna i filoni del manifesto programmatico del nuovo presidente americano partiamo dal pugno di ferro sulla lotta all’immigrazione.
“La destra quando è a corto di argomenti tira sempre fuori lo spauracchio dell’immigrazione, lo abbiamo già visto in Italia con il governo Meloni. Durante la campagna elettorale lei e Salvini facevano un tweet al giorno denunciando la mancanza di sicurezza nel nostro Paese, adesso che nelle nostre città la situazione è addirittura peggiorata tacciono. Non è così che si governano fenomeni complessi come quelli migratori, tanto più che neanche Biden aveva smantellato il muro al confine con il Messico”.

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Gli Stati Uniti di Trump escono dagli Accordi di Parigi e dicono addio al Green deal.
“La lotta contro la crisi climatica è una sfida per l’intera umanità e per la sopravvivenza del nostro Pianeta. Trump ha un figlio di 18 anni, che mondo intende lasciargli? La barra dell’UE deve restare dritta sugli accordi di Parigi, anzi siamo convinti che vadano messe in campo più risorse per sostenere cittadini e imprese nella sfida della transizione. Gli Usa ritorneranno a sedersi al tavolo del Green Deal perché il fossile non è il futuro, ma il passato, persino Elon Musk lo sa”.

Aumento dei dazi sulle merci che arrivano da altri Paesi.
“Questo potrebbe fare male al nostro export e lì vogliamo vedere se Giorgia Meloni difenderà l’interesse nazionale italiano o quello americano. Finora lei si è comportata come un fedele soldatino degli Stati Uniti, basta vedere le posizioni sull’Ucraina prese durante l’amministrazione Biden, staremo a vedere come difenderà il Made in Italy”.

Arretramento sul fronte dei diritti, col sostegno alle sole famiglie formate da un uomo e una donna.
“La nostra posizione è chiara. Ampliare i diritti dei cittadini non nuoce a nessuno. La destra predica ‘Dio, Patria e famiglia’, quando poi sono i primi a rinnegarli, basta ricordare le tristi note vicende di Trump”.

C’è qualcosa di buono nella nuova amministrazione Usa?
“Personalmente non ho alcuna simpatia per la nuova amministrazione americana guidata da un gruppo di miliardari che, se fossero nati in qualsiasi altro Paese non occidentale, non avremmo avuto problemi a definire oligarchi. Tuttavia credo che in UE ci sia una grande ipocrisia. Con Trump dobbiamo confrontarci e fra i temi, su cui possiamo trovare delle sinergie, c’è sicuramente quello della pace in Ucraina. Dobbiamo mettere il nostro interesse europeo sopra tutto”.

Che posizione dovranno prendere l’Europa e l’Italia di Meloni?
“Dobbiamo smettere di essere subalterni agli Stati Uniti. Se l’UE non abbandonerà l’ossessione economica del neoliberismo e l’assurda politica bellicista degli ultimi anni, non solo continuerà a perdere la fiducia dei suoi cittadini ma si condannerà all’irrilevanza anche per il prossimo secolo”.



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