Atm replica ai sindacati: “Continuano gli attacchi sterili e tendenziosi delle OO.SS.: l’Azienda agisce nel rispetto della legge”

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“Ancora una volta ci vediamo costretti a rispondere agli attacchi delle organizzazioni sindacali in merito a presunte violazione di legge in materia di riposi settimanali e a ribadire che Atm Spa agisce nel rispetto della legalità”. La presidente dell’Azienda Trasporti di Messina, Carla Grillo, respinge al mittente le accuse, mosse dai sindacati, secondo cui i turni degli operatori di esercizio, programmati dall’Azienda per l’erogazione del servizio di trasporto pubblico locale, violerebbero quanto previsto dalla normativa vigente.

“Probabilmente le OO. SS. disconoscono quanto previsto dal dettato normativo. Ed invero – ribadisce la presidente – l’articolo 9 del decreto legislativo 66/2003, così come modificato ed integrato dalla legge n.133 del 2008, se da un lato dispone che il lavoratore ha diritto ad un riposo settimanale ogni 7 giorni di durata pari ad almeno 24 ore consecutive, di regola in coincidenza con la domenica, da cumulare con le ore di riposo giornaliero, dall’altro stabilisce che il suddetto riposo non deve essere obbligatoriamente fruito con cadenza settimanale. La legge consente, infatti, al datore di lavoro di concedere il riposo calcolandolo come media in un periodo non superiore a 14 giorni.”

I sindacati conoscono molto bene la posizione dell’Azienda sul punto, perché è stata oggetto di confronto in più occasioni e dovrebbero essere consapevoli e conoscere che l’Azienda applica pedissequamente i criteri contenuti nelle disposizioni impartite dal Ministero del Lavoro – Direzione Generale per l’Attività Ispettiva – ,  con la nota del 14.12.2009 agli Uffici periferici, laddove si fa riferimento proprio alle modalità di calcolo dei riposi nei 14 giorni.

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Il management aziendale ha dato disposizione agli uffici preposti di operare in ossequio a quanto disposto dalla normativa appena richiamata. Non è compito della presidente dell’azienda né dei componenti del cda verificare la posizione di ognuno degli oltre 530 lavoratori, demandando questa incombenza ai responsabili degli uffici e al loro staff. Al contrario, il management aziendale interverrà, qualora emergesse che uffici preposti, per leggerezza o incuria, abbiano disatteso le disposizioni ricevute e abbiano operato in contrasto al dettato normativo. In tal caso, l’azienda provvederà immediatamente alla contestazione dei responsabili e, ove emergessero responsabilità più gravi, alla loro rimozione.

Sarebbe stato auspicabile che le OO.SS., ove avessero rilevato delle incongruenze, ne avessero fatto parola con l’Azienda, che ha sempre ribadito la sua disponibilità ad un dialogo costruttivo nell’esclusivo interesse della crescita aziendale e del servizio erogato. Sennonché, ove fosse accertato quanto dichiarato, sarebbe stato difficile per le sigle sindacali far emergere una qualche responsabilità da parte degli uffici, tenuto conto che la maggior parte del personale ivi allocato, appare iscritto alle sigle che oggi lanciano l’ennesimo attacco.

Questi ultimi, evidentemente, preferiscono confrontarsi in modo “indiretto” con l’azienda, adottando un approccio più “spettacolare” che produttivo. I continui attacchi a mezzo organi di stampa che, con cadenza quotidiana, si stanno susseguendo nell’ultimo periodo, sembrano identificare un unico disegno volto unicamente a screditare l’attività dell’azienda, senza dimostrazione alcuna da parte delle OO.SS. di voler intraprendere un dialogo costruttivo con la parte datoriale. Ciò stride con le continue dichiarazioni da parte delle sigle sindacali di voler intraprendere un rapporto collaborativo con l’azienda.

La presidente Grillo ribadisce che questi attacchi continui, sterili ed improduttivi non sono in alcun modo funzionali né al benessere dell’azienda né al servizio da rendere all’utenza. Le OO.SS. hanno adottato fino ad ora una strategia volta a denigrare chi quotidianamente si adopera con spirito di sacrificio, forse sperando in questo modo di acquisire maggiore potere in sede di confronto con la parte datoriale. Lo si sottolinea nuovamente. Questo continuo susseguirsi di comunicati da una parte e dall’altra non fanno altro che sottrarre tempo e distolgono dai reali obbiettivi che l’azienda è chiamata a conseguire. 



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