Si avvia la fase di adesione delle scuole al Piano Agenda Sud per la seconda annualità. Il Piano, come specifica il Ministero dell’Istruzione e del Merito in un comunicato, era di 325 milioni complessivi e ai 265,5 milioni del finanziamento PON erano stati aggiunti 59,5 milioni di risorse reperite nel bilancio del Ministero per garantire organico aggiuntivo e incentivi al personale.
Continua quindi l’investimento avviato lo scorso anno per contrastare la dispersione scolastica e potenziare le competenze nelle aree del Mezzogiorno e nei contesti più difficili grazie ad Agenda Sud, che coinvolge più di 2.000 scuole, con una particolare attenzione a 245 scuole individuate direttamente dall’INVALSI sulla base dei relativi dati delle rilevazioni nazionali, per le quali sono previste anche ulteriori misure, quali accompagnamento e supporto costante da parte del Ministero tramite INDIRE e INVALSI, docenti aggiuntivi, formazione specifica dei docenti, ampliamento del tempo scuola.
“Diamo continuità agli investimenti perché tutti gli studenti hanno il diritto di studiare, di crescere e di godere delle stesse opportunità e vanno contrastati tutti i divari sociali e territoriali”, così il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Agenda Sud, fino a quando si può fare domanda?
Da oggi e fino al 21 febbraio 2025, le istituzioni scolastiche delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, già individuate e inserite nel decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito del 30 agosto 2023, possono aderire per la seconda annualità del progetto.
Agenda Sud, il piano in 10 punti
1. Studentesse e studenti al centro: insegnamento personalizzato che tenga conto delle esigenze di ciascuno, promozione di attività di orientamento e tutoraggio estese anche alle scuole del primo ciclo, in coerenza con le Linee guida per l’orientamento.
2. Didattica innovativa e laboratoriale: setting di apprendimento innovativi, superamento del paradigma di insegnamento basato sulla lezione frontale, introduzione di nuove metodologie didattiche.
3. Scuola aperta e più vicina a tutti: scuola aperta tutto il giorno, attività extracurricolari e nei periodi di sospensione delle lezioni, orario delle lezioni più flessibile per offrire agli studenti la possibilità di continuare a imparare.
4. Più docenti: potenziamento dell’organico nelle scuole secondarie di I e di II grado nelle materie di base: italiano, matematica e inglese, retribuzione ai docenti per incarichi aggiuntivi oltre l’orario scolastico.
5. Formazione dei docenti: formazione dei docenti coordinata da INVALSI sulla didattica orientativa, sulla progettazione didattica, sull’utilizzo dei dati per migliorare gli esiti degli apprendimenti.
6. Coinvolgimento delle famiglie: organizzazione di gruppi di supporto alla genitorialità con la condivisione di esperienze e strategie.
7. Supporto e accompagnamento alle scuole: INVALSI supporta le scuole sia nella formazione dei docenti, sia nella progettazione didattica e le accompagna in un percorso di auto-riflessione, di monitoraggio e di analisi dei dati di ciascuna scuola sugli apprendimenti.
8. Promuovere il tempo pieno: attivazione di progetti extracurricolari e oltre l’orario scolastico per favorire un ampliamento del tempo scuola anche grazie agli investimenti relativi alle mense scolastiche.
9. Favorire le attività sportive: attivazione di progetti per favorire la pratica sportiva, mantenere alta la motivazione, favorendo l’attivazione di convenzioni, anche grazie agli investimenti relativi alle palestre scolastiche. Al riguardo, è stato incrementato lo stanziamento iniziale del PNRR, ridotto rispetto al fabbisogno e alle richieste pervenute al Ministero, di ulteriori 255 milioni per le palestre delle scuole secondarie di II grado.
10. Progetti speciali di offerta formativa: attivazione di progetti specifici d’intesa con i Presidenti di Regione e le realtà locali per far decollare le potenzialità delle aree interessate.
Agenda Sud, la presentazione del Piano
Lo scorso 9 giugno, il ministro Valditara, in visita in Calabria, ha presentato il piano “Agenda Sud”, un piano dedicato al Mezzogiorno d’Italia, e intanto in particolare a 150 scuole, volto a risolvere il problema della dispersione scolastica, che proprio al Sud raggiunge tassi altissimi, molto al di sopra delle medie europee.
Ecco le parole del ministro pronunciate in quell’occasione: “Partire dalla Calabria è un gesto di attenzione per lanciare un segnale a tutto il Sud, in quanto è inaccettabile continuare a leggere i report che danno dei risultati drammaticamente diversi dal resto del Paese. Da oggi iniziamo un percorso per dare un’opportunità a tutti i giovani del Sud”.
“Ho chiesto anche che si raccolgano le buone pratiche di ogni Paese dell’Europa in una banca dati. Vogliamo dare una visione e una strategia per affrontare tematiche che danno luogo alla dispersione. Partiremo con una sperimentazione su 150 scuole, platea che poi speriamo possa essere rafforzata. Individueremo queste scuole grazie all’Invalsi sulla base di dati oggettivi. La sperimentazione durerà due anni, per poi estenderla a tutte le realtà del Sud che mostrano fragilità”.
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