Fondazione Teatro Due ri-propone ai cittadini l’appuntamento rituale con la Storia e la Memoria: L’Istruttoria di Peter Weiss con la regia di Gigi Dall’Aglio torna in scena al Teatro Due di Parma dal 25 gennaio al 2 febbraio 2025. Un Teatro che racconta la Storia e fa la Storia del Teatro: a Parma da oltre 40 anni si celebra la memoria dell’Olocausto con uno spettacolo, uno fra i più longevi del teatro italiano, tappa cruciale della storia della scena del nostro paese, una testimonianza eccezionale e sempre attuale che continua a emozionare il pubblico e a tenere vivo il ricordo tragico della Shoah. A più di quarant’anni dalla nascita di questo lavoro e dopo la scomparsa del suo regista, Gigi Dall’Aglio (Parma, 4 maggio 1943 – Parma, 5 dicembre 2020), nella certezza di interpretarne la volontà di mantenere un impegno rispetto alla Storia, torna L’Istruttoria di Peter Weiss, non un semplice spettacolo, ma un incrollabile caposaldo della memoria da attivare nel presente.
L’Istruttoria, testo scritto da Peter Weiss nel 1965 e messo in scena da Gigi Dall’Aglio nel 1984, e intatto nella sua intensa drammaticità e nel suo allestimento, è interpretato da Roberto Abbati, Paolo Bocelli, Cristina Cattellani, Laura Cleri, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Pino L’Abbadessa, Milena Metitieri, Massimiliano Sbarsi, con le musiche originali di Alessandro Nidi eseguite in scena da Davide Carmarino. L’Istruttoria all’interno del repertorio dell’Ensemble è lo spettacolo più longevo e più amato da pubblico e critica: dal 1984 viene rappresentata senza interruzioni a Parma e nei maggiori teatri nazionali, è andata in scena 1500 volte, vista da quasi 300.000 persone. Ogni anno il rito del Teatro si compie accompagnando le diverse generazioni nell’Inferno di Auschwitz, in un viaggio- tragedia della Storia contemporanea in cui non può compiersi nessuna catarsi. Uno spettacolo che nel tempo ha visto cambiare il pubblico, la sua coscienza, la storia politica e ha visto crescere e cambiare i suoi attori L’Istruttoria venne scritta da Peter Weiss dopo aver assistito allo storico processo che si svolse a Francoforte dal 1963 al 1965 contro un gruppo di SS e di funzionari del lager di Auschwitz.
Le 183 giornate del processo in cui vennero ascoltati 409 testimoni, 248 dei quali scelti tra i 1500 sopravvissuti, rappresentarono il primo tentativo da parte della Repubblica Federale Tedesca di far fronte alla questione delle responsabilità individuali, dirette, imputabili a esecutori di ogni grado attivi nei recinti del lager di Auschwitz. Un giudice, un difensore, un procuratore, diciotto accusati e nove testimoni anonimi sono i personaggi di quest’opera in undici canti che, come un inferno laico e contemporaneo, trascende la rappresentazione del processo e acquista la liricità di una tragedia antica. Una sorta di viaggio agli inferi, non solo nel tempo ma anche nello spazio, in cui i personaggi, bloccati tra forma e vita, tentano con l’azione di dipingere “l’istante eterno” della storia e del ricordo.
La ricezione de L’Istruttoria è cambiata anno dopo anno, seguendo come una cartina tornasole gli umori della coscienza nazionale. La memoria culturale dell’Olocausto si è misurata in questi ultimi quattro decenni con i nodi caldi del discorso politico ed etico contemporaneo – il conflitto Israele- Palestina, il revisionismo, i fenomeni migratori e il razzismo nell’Europa della riunificazione, le guerre etniche e i nuovi genocidi – e L’Istruttoria e i suoi interpreti, riattivando la memoria traumatica, si sono trovati al centro di questi discorsi, patendoli e fungendone da catalizzatore. In questi anni carichi di nuovi conflitti e nuovi problemi, la storia di questo spettacolo, radicata nella ripetizione, proseguirà il suo percorso in fieri, rivelando molto sulla nostra società. E consentendo agli spettatori di riunirsi a celebrare quel fondamentale rito laico che è il teatro.
Orari degli spettacoli in scena al Teatro Due
25 gennaio, ore 20.30
26 gennaio, ore 16.00
27 gennaio, ore 20.30
1 febbraio, ore 20.30
2 febbraio, ore 16.00
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