Nella mattina di sabato scorso si è tenuto un incontro importante promosso dal Coordinamento provinciale Nobiogas/biometano e dalla Rete Giustizia Climatica di Ferrara sulla situazione relativa alla proliferazione degli impianti di biogas/biometano nel nostro territorio provinciale.
Infatti, ormai tali impianti hanno superato il numero di 50, di cui 12 autorizzati negli ultimi 3 mesi, facendo emergere serie criticità per quanto riguarda l’impatto ambientale e la salute dei cittadini e anche inquietanti interrogativi sulla vocazione della nostra provincia, sempre più interessata da operazioni finanziarie e speculative, ben rappresentate da questi impianti, sia quelli di nuova realizzazione che le riconversioni a biometano dei vecchi impianti biogas, che si reggono unicamente sugli incentivi statali e che vengono acquistati da grossi gruppi industriali o da fondi di investimento internazionali con il rischio concreto di aggravare le difficoltà dell’agricoltura e della struttura produttiva.
Spiace dover constatare che diversi soggetti istituzionali, a partire dal sindaco e dal vicesindaco del Comune di Ferrara e dal presidente della Provincia, nonostante l’invito rivolto, non siano stati presenti a quest’appuntamento.
Lo diciamo, a maggior ragione, perché la voce dei cittadini e dei comitati continua il più delle volte ad essere ignorata. In particolare, ci interessa ritornare sulla vicenda scandalosa della recente autorizzazione da parte di Arpae dell’impianto di Gaibanella.
Abbiamo già avuto modo di sottolineare come l’Amministrazione comunale di Ferrara, in proposito, si sia mossa, per usare un eufemismo, in modo perlomeno ambiguo e contradditorio, non supportando nel modo dovuto il No del Consiglio comunale, e che Arpae abbia svolto un ruolo sostanzialmente notarile.
Ribadiamo questa nostra valutazione di fondo dopo aver letto alcune prese di posizioni rilasciate alla stampa in questi ultimi giorni.
Il dirigente del settore Governo del territorio del Comune di Ferrara arch. Magnani ha dichiarato che il Comune ha sempre e sin dall’inizio detto di opporsi al progetto e che comitati e Rete Giustizia Climatica avevano avanzato una ricostruzione non vera.
Al dirigente Magnani replichiamo semplicemente riportando testualmente alcune affermazioni presenti nel documento di autorizzazione di Arpae.
Nella parte in cui si dà conto dei pareri espressi dai vari enti in sede di Conferenza dei Servizi, è possibile leggere come si è espresso il Comune di Ferrara: “Comune di Ferrara (Prot. n. PG/2024/228087 del 17/12/2024), parere contrario, unitamente alla DCC n. 121/2024 ; Comune di Ferrara – SUE (Prot. n. PG/2024/207336 del 15/11/2024), parere urbanistico-edilizio favorevole condizionato; Comune di Ferrara (Prot. n. PG/2024/109177 del 13/06/2024), parere di conformità urbanistica”, da cui si evince facilmente che il Comune ha esibito il parere unanime contrario del Consiglio comunale, ma anche rilasciato pareri positivi, con prescrizioni, sugli aspetti tecnici, ben sapendo che l’espressione delle valutazioni sulle questione tecniche ha un valore fondamentale in sede di Conferenza dei Servizi.
E, ancora più in là, seppure con un italiano stentato, segno dei contorcimenti delle posizioni espresse e riportate, è possibile leggere che “il parere conclusivo contrario del rappresentante unico del Comune di Ferrara, seppur scaturito dall’aver ritenuto prevalente e condizionante l’espressione negativa del Consiglio Comunale sull’autorizzazione al rilascio del permesso di costruire in deroga alle norme del RUE, si esprime favorevolmente, anche se in alcuni casi con prescrizioni (riportate nel presente atto e nella relativa AUA), su tutti gli aspetti tecnici oggetto della propria disamina”.
Non ci pare di aver bisogno di commentare ulteriormente, se non che saremmo interessati a documentazioni e ricostruzioni più precise da chi ha partecipato alla discussione nella Conferenza dei Servizi.
A questo proposito sarebbe di grande interesse conoscere quali siano stati i pareri rilasciati dal Servizio Mobilità sulla stima del traffico indotto dall’impianto, parere determinante al fine della valutazione del cumulo degli impatti con l’impianto biogas della Società Valgrande, che dista solo 170 m, e gli altri due impianti della Palmirano Biogas di Voghiera.
Inoltre è noto ormai che la Società Valgrande ha presentato al Comune una richiesta di autorizzazione per la riconversione a biometano ed il potenziamento della produzione. Come intende muoversi il Comune di Ferrara al riguardo?
Quest’osservazione relativa ad una maggiore chiarezza sulla discussione svolta in sede di Conferenza dei Servizi la rivolgiamo anche ad Arpae, visto che, in una propria presa di posizione, sostiene di aver agito semplicemente nel rispetto delle regole e che si sono ascoltati tutti i soggetti, compresi comitati e Rete per la Giustizia Climatica, quasi che anche noi facessimo parte di chi può partecipare alla Conferenza dei Servizi.
Per quanto ci riguarda, riteniamo che Arpae si sia limitata a prendere atto dei pareri, in particolare, di quelli sugli aspetti tecnici, espressi dai vari enti e non abbia esercitato appieno il proprio ruolo, che, come recita la sua denominazione, è anche quello della prevenzione e protezione ambientale.
A questo punto, in coerenza con i ragionamenti che da sempre portiamo avanti sulla necessità della partecipazione dei cittadini, ci sentiamo di porre all’attenzione altre due punti cruciali rispetto al prosieguo della vicenda di Gaibanella e dell’autorizzazione di altri impianti: l’Amministrazione Comunale intende procedere “in solitaria” nel ricorso al TAR oppure pensa di coinvolgere nella sua messa a punto e in tutto il processo il gruppo di cittadini di Gaibanella e il Coordinamento provinciale Nobiogas/biometano della Rete Giustizia Climatica?
E Arpae Fe, al di là delle disposizioni previste per lo svolgimento della Conferenza dei Servizi, è disposta a mettere in campo un confronto strutturato e permanente con le rappresentanze dei cittadini?
Ci sembrano questioni di grande rilevanza, cui non ci si può sottrarre, e sulle quali comunque continueremo la nostra iniziativa, assieme ai punti evidenziati nell’incontro di sabato scorso.
Coordinamento provinciale Nobiogas/biometano
Rete giustizia climatica Ferrara
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