Riscaldamento climatico: nel 2024 il mondo ha superato la soglia critica di 1,5 gradi

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Il 2024 è stato un anno segnato da eventi climatici estremi in tutto il mondo, con ondate di calore record, siccità prolungate e intensificazione di fenomeni meteorologici come uragani e tifoni. Ma ciò che rende questo anno davvero eccezionale è un dato scientifico inequivocabile: il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato, superando la soglia critica di 1.5 gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali. 

Un allarme rosso dal pianeta

I dati provenienti dal Copernicus Climate Change Service (C3S), il servizio di monitoraggio climatico dell’Unione Europea, confermano che la temperatura media globale del 2024 ha superato di oltre 1.5 gradi Celsius la media del periodo 1850-1900. Questo superamento della soglia, stabilita come limite massimo per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico nell’Accordo di Parigi del 2015, rappresenta un campanello d’allarme per l’intera umanità. Nonostante le numerose Conferenze delle Parti (COP), compresa la recente COP29 in Azerbaigian, gli sforzi internazionali per contrastare il cambiamento climatico si sono rivelati insufficienti, mancando di ambizione e concretezza nelle decisioni politiche. 

Cause del superamento della soglia di 1.5 gradi Celsius

L’eccessivo accumulo di gas serra nell’atmosfera, principalmente anidride carbonica (CO₂) e metano (CH₄), derivante da attività antropiche come la combustione di combustibili fossili e le deforestazioni, è il principale driver del riscaldamento globale. Tale accumulo altera il bilancio radiativo terrestre, incrementando l’effetto serra naturale e provocando un aumento significativo della temperatura media globale. Fenomeni naturali come El Niño, pur contribuendo in modo variabile alle fluttuazioni annuali delle temperature, non sono sufficienti a spiegare il trend di riscaldamento a lungo termine. Inoltre, la diminuzione della copertura nevosa e ghiacciata, con conseguente riduzione dell’albedo terrestre, amplifica l’effetto riscaldante.

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Le conseguenze per il nostro futuro

Il superamento della soglia di 1.5 gradi Celsius innesca una complessa serie di reazioni a catena che rimodellano profondamente il nostro pianeta. Secondo i report dell’IPCC e le proiezioni delle Nazioni Unite, un ulteriore riscaldamento globale esporrà miliardi di persone a ondate di calore estreme, siccità prolungate e alluvioni sempre più frequenti e intense. Questi eventi estremi minacciano le infrastrutture, l’agricoltura e gli ecosistemi, mettendo a repentaglio la sicurezza alimentare e idrica di milioni di persone. 

Parallelamente, l’innalzamento del livello del mare, causato dallo scioglimento dei ghiacciai e dall’espansione termica degli oceani, erode le coste, inonda le zone basse e mette a rischio le comunità costiere. Gli oceani, assorbendo una parte significativa dell’anidride carbonica atmosferica, subiscono un processo di acidificazione che minaccia la biodiversità marina, compromettendo la sopravvivenza di molte specie marine, dalle barriere coralline ai molluschi. La perdita di biodiversità, a sua volta, destabilizza gli ecosistemi e riduce la capacità della natura di fornire servizi essenziali all’uomo. Le conseguenze del cambiamento climatico si ripercuotono anche sulla salute umana, aumentando l’incidenza di malattie legate al calore, alle allergie e alle malattie trasmesse da vettori. Infine, i cambiamenti climatici possono innescare conflitti e migrazioni di massa, mettendo a rischio la stabilità sociale ed economica di molte regioni del mondo.

La reazione a catena innescata dal superamento di 1.5 gradi Celsius rappresenta una sfida senza precedenti per l’umanità. Le conseguenze economiche e sociali di tale superamento sono destinate a essere profonde e di vasta portata, mettendo a rischio la stabilità di interi sistemi politici ed economici. È necessario un approccio globale e coordinato per affrontare questa crisi, che richieda investimenti massicci nelle energie rinnovabili, nell’efficienza energetica e nella ricerca e sviluppo di tecnologie innovative.



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