UNIVAQ: GRAZIOSI, DISCESA IN CAMPO A GENNAIO. LOZZI E CIMINI CANDIDATI “FUNZIONALI”? | Notizie di cronaca

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L’AQUILA  – Non risponde a questa testata, e non rompe il silenzio sulla sua candidatura a rettore dell’Università dell’Aquila, il giovane docente Fabio Graziosi, professore di Telecomunicazioni, direttore del dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica (Disim).

Eppure, da fonti affidabili dell’ateneo, Graziosi a molti colleghi oramai assicura che a gennaio presenterà la candidatura e il programma di governo, mostrando anche sicurezza sul fatto che i numeri siano a suo favore. Avendo del resto dalla sua parte il rettore uscente, Edoardo Alesse, e la ex rettrice, Paola Inverardi, ex docente di informatica, oggi a guida del Gran Sasso Science Institute.

Ed emergono anche altri retroscena, relativi ad una strategia volta ad assicurarsi il successo, con candidature a lui “funzionali”, nella consapevolezza che le elezioni non saranno una passeggiata,  e ad insidiarlo probabilmente ci saranno altri competitor, oltre all’unico fino ad ora che ha ufficializzato la discesa in campo, ovvero l’epidemiologo ed esponente dell’area medica, Marco Valenti, direttore del Centro Regionale Autismo, componente del Comitato Etico Regionale per gli studi clinici, e consigliere dell’Ordine dei Medici dell’Aquila.

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Tali candidature “funzionali” sarebbero quelle del professor Luca Lozzi, direttore del Dipartimento di Scienze fisiche e chimiche, che avrebbe confessato a più di un collega la sua intenzione di essere della partita,  e quella della prof Anna Maria Cimini, nominata direttore del Dipartimento Dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente (Mesva) insieme a Graziosi un fedelissimo del rettore uscente Alesse.

Non ci sono conferme che in realtà che i due possano correre come dei sparring partner, cioè  per tirare la volata vincente per Graziosi e poi dimettersi, ma soprattutto per la prof Comini la vicinanza con le stanze del potere di Univaq è abbastanza evidente.

Lo è meno, almeno sulla carta, la vicinanza del prof Lozzi, molto conosciuto per le sue doti organizzative: stando a fonti universitarie, da anni è leader nella gestione degli eventi dell’Univaq Street Science sui quali l’Ateneo riversa annualmente diverse decine di migliaia di euro, circa 90mila, ridotti a 80mila per gli anni futuri.

Secondo i suoi sponsor, questa “qualità” organizzativa porrebbe essere utile per sostenere, nel 2026, le manifestazioni legate a “L’Aquila capitale italiana della cultura 2026” una città che sarà pronta ad accogliere eventi come ha ben dimostrato di saper fare nell’ultimo periodo.

In una città che non sia solo una vetrina di eventi, l’Ateneo potrebbe giocare un ruolo importante e calare il suo asso vincente. Ma sono per ora congetture che non trovano riscontri.

Altri possibili candidati sono poi Paolo Di Stefano, dell’area di progettazione, figura di lungo corso con esperienza negli organi di Ateneo; Luciano Fratocchi, referente di Ateneo per il trasferimento tecnologico, promozione di attività di ricerca in conto terzi e creazione di imprese; Roberto Carapellucci, dell’area di macchine; Filippo De Monte, dell’area di fisica tecnica; Carlo Cantalini, dell’area di materiali; Francesco Vegliò, dell’area di ingegneria chimica e già candidato con buon consenso pur essendo all’epoca molto giovane.

Ed ancora Antonio Orlandi dell’area elettrotecnica; Giulio Antonini, sempre di area elettrotecnica, fresco di nomina a prorettore alla sostenibilità; Alberto Prudenzi, dell’area di elettrica; Edoardo Fiorucci, dell’area di misure, giovane e dinamico presidente di Consiglio Didattico con importanti rapporti con grandi aziende; Giuseppe Ferri, dell’area di elettronica.

Discorso a parte per il neodirettore Diie Vincenzo Stornelli, area di elettronica e allievo di Ferri, accreditato di grandissimi rapporti con le realtà industriali, molto giovane e da tutti considerato il candidato naturale tra alcuni anni.

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Per quanto riguarda il Dicea, oltre al neodirettore Marcello Di Risio, dell’area di idraulica, al quale tuttavia il dipartimento ha affidato una delicata opera di consolidamento, sono valutate le candidature di Gino D’Ovidio, dell’area trasporti, direttore del Citrams, Donatella Dominici, dell’area geomatica, Paola Monaco, dell’area geotecnica, coordinatrice del Cerfis, Massimo Fragiacomo, dell’area tecnica costruzioni, Simonetta Ciranna, dell’area di restauro.

 

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