FQTS – Public Speaking e Photovoice: raccontare il cambiamento attraverso le immagini e le parole
“La mia esperienza con il corso di Public Speaking e Photovoice è stata un’opportunità straordinaria di crescita personale e professionale”, racconta Mara Genco, Rappresentante UISP per Matera e la Basilicata. “È stata sicuramente un’esperienza straordinaria, sia dal punto di vista formativo che sul piano umano. L’altissimo spessore culturale dei docenti e dei relatori, ha fatto sì che ogni incontro, online e in presenza, risultasse estremamente interessante e coinvolgente”, continua Carmela Restieri, operatrice sportiva UISP dello stesso comitato territoriale. Questa formazione si è rivelata uno strumento cruciale per rafforzare le competenze di dirigenti delle organizzazioni del Terzo Settore, consentendo di sviluppare abilità comunicative e narrative innovative, con particolare attenzione alle Regioni del Sud.
Il percorso formativo, offerto da FQTS – Formazione Quadri Terzo Settore, intitolato “Reti ed Enti del Terzo settore nella diversità e complessità delle comunità”, ha previsto due laboratori paralleli: il primo, Public Speaking, innovazione e orientamento ai valori, condotto da Patrizia Mottola, esperta nel mondo della comunicazione e doppiatrice, e il secondo, Photovoice, fotografia per il cambiamento, gestito da Giulio Di Meo, fotografo esperto nell’ambito del reportage e della didattica.
A partire dalla spiegazione di quelli che sono i pilastri della comunicazione – audience, mezzo, presentatore, messaggio – l’esperta Patrizia Mottola ha guidato il corso di Public Speaking alla scoperta del complesso e affascinante mondo della comunicazione. “La qualità della nostra vita dipende dalla qualità della nostra comunicazione” riferisce Mottola. Attraverso la condivisione di strategie reali, di tecniche di ancoraggio e di analisi di esempi reali, “il percorso mi ha fornito nuovi strumenti, e maggiore consapevolezza delle mie reali competenze e capacità dirigenziali in riferimento alla comunicazione al pubblico” spiega l’operatrice UISP Carmela Restieri.
Il laboratorio Photovoice, con riferimento a una tecnica di ricerca sviluppata nel 1997 da Wang e Burris, ha avuto come obiettivo quello di documentare e di affrontare problematiche sociali attraverso immagini e narrazioni visive. “Il Photovoice non è solo documentazione, ma anche uno strumento di empowerment, capace di dare voce a chi spesso rimane inascoltato”, ha spiegato Di Meo. Le immagini non si sono limitate a evidenziare criticità, come l’abbandono dei borghi storici e il degrado urbano, ma hanno anche cercato di offrire prospettive di speranza. “Con le nostre fotografie abbiamo cercato di raccontare non solo il vuoto e l’assenza, ma anche i semi di speranza e resilienza ancora presenti nei nostri paesi”, afferma la rappresentante UISP Mara Genco, aggiungendo che il lavoro ha inteso proporre “uno sguardo che non si fermasse alla superficie del problema, ma che indagasse le cause profonde e le potenziali strategie di intervento”. Per i partecipanti, il corso ha rappresentato una straordinaria occasione per unire l’arte visiva alla riflessione sociale. “Il Photovoice mi ha offerto nuovi strumenti per raccontare storie e concetti attraverso l’uso strategico delle immagini, un approccio che arricchisce notevolmente la capacità di comunicare valori ed esperienze”, sottolinea Genco. I temi, di particolare rilevanza per la regione Basilicata, riguardavano la partecipazione attiva e lo spopolamento territoriale. Attraverso l’obiettivo fotografico, le rappresentanti UISP di Matera e del gruppo Basilicata hanno esplorato le dinamiche sociali, economiche e culturali di un fenomeno intricato, andando oltre la semplice documentazione. “Ogni scatto era un tentativo di catturare le sfumature di un fenomeno complesso e multifattoriale che ha ripercussioni significative sul tessuto sociale, economico e culturale della nostra regione”.
Le immagini prodotte sono state analizzate in sessioni guidate da Di Meo e si sono trasformate in strumenti di riflessione collettiva, contribuendo a una narrazione condivisa. Le sei regioni coinvolte – Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia – hanno prodotto storie fotografiche che riflettono il significato sociale e simbolico di ogni scatto. “Questo progetto mi ha dato gli strumenti per trasformare un’analisi critica in un racconto visivo coinvolgente, capace di sollecitare l’attenzione delle istituzioni e della comunità su questo tema”, evidenzia ancora Genco.
Ispirato alla Pedagogia degli Oppressi di Paulo Freire, l’intero progetto ha stimolato nei partecipanti un processo di coscientizzazione, con l’obiettivo di promuovere consapevolezza sociale, fiducia e speranza nel futuro. Attraverso la combinazione di storytelling visivo e Public Speaking, questa iniziativa ha offerto strumenti concreti per stimolare il cambiamento, ponendo le basi per un’azione collettiva e consapevole.
“Il corso mi ha permesso di approfondire tecniche di comunicazione efficace, imparando a trasmettere messaggi complessi in modo chiaro e coinvolgente. Come rappresentante UISP, questa formazione mi ha consentito di migliorare le mie capacità di comunicazione istituzionale, rafforzando il mio ruolo nel promuovere le attività e i valori dell’associazione sul territorio di Matera e in tutta la Basilicata”, termina Mara Genco.
Questo momento formativo ha rappresentato un’opportunità preziosa di crescita personale e professionale tanto per le rappresentanti Mara Genco e Carmela Restieri quanto per l’intero Comitato UISP di Matera, in quanto ha consentito di acquisire strumenti fondamentali per la gestione e la formazione dirigenziale, oltre a sviluppare competenze chiave per una comunicazione efficace a 360°. Ciò che è stato appreso sarà quindi condiviso con l’intero gruppo, diventando un bagaglio utile per rafforzare il lavoro collettivo e promuovere una gestione più efficace delle attività del Comitato. La formazione, infatti, non è solo un investimento sulle competenze individuali, ma rappresenta un tassello fondamentale per costruire un team più solido, capace di affrontare le sfide con maggiore consapevolezza e professionalità.
Nel concreto, strumenti come il public speaking possono essere utilizzati durante assemblee pubbliche, incontri con associazioni territoriali e attività formative, per promuovere iniziative e sensibilizzare su tematiche rilevanti per il territorio. Il percorso Photovoice, invece, permette di sviluppare progetti visuali che diano voce alle realtà locali, raccontando storie significative attraverso immagini che coinvolgono ed emozionano, portando l’attenzione su questioni sociali e culturali spesso trascurate. Il Terzo Settore si fa quindi promotore di progettualità di inclusione, diventando un punto di riferimento essenziale per la costruzione di comunità più coese, solidali e attente alle esigenze di tutti i cittadini.
Il Comitato UISP di Matera, con impegno e dedizione, continuerà a investire in percorsi formativi di questo tipo, consapevole che la crescita delle competenze interne si traduce in un beneficio concreto per il territorio e per le persone che ne fanno parte. Questa esperienza formativa rappresenta una parte di un percorso più ampio, volto a rafforzare il ruolo del Comitato come punto di riferimento per inclusione, collaborazione e innovazione sociale.
(A cura di Angela Rizzo)
pubblicato il: 18/12/2024 | visualizzato 17 volte
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link