di Umberto Zedda
Cagliari arretra. L’anno scorso la città si era piazzata tra le prime 25 per qualità della vita nella classifica annuale del Sole 24 Ore e ora si trova al 44esimo posto. Nel report di quest’anno il capoluogo ha perso 21 posizioni ed è un risultato che riflette delle criticità in alcuni settori – come ambiente, servizi e demografia – ma registra anche dei miglioramenti, come nel caso dell’offerta culturale. “Dobbiamo ancora lavorare tanto e su più fronti, a partire dai macrotemi concernenti ricchezza e consumi, demografia e salute, ambiente e servizi”, ha dichiarato il sindaco Massimo Zedda commentando il risultato.
Un piazzamento che – al netto della necessità di migliorare in tanti settori – lascia sorpresi molti cagliaritani. Così Sardinia Post ha chiesto a otto personalità della società civile – dall’imprenditoria allo sport alla cultura alla scienza – di commentare i risultati ottenuti da Cagliari. Con un tema, tra i tanti, che emerge con forza: quello dei trasporti. Esterni e interni.
Anna Pinna, economista e vicedirettrice del Crenos
“Molto difficile interpretare queste classifiche, si tratta di 90 indicatori che non danno una vera idea di quale informazione trarre, e quindi determinare le posizioni effettive. Cagliari comunque ha un gran lavoro da fare, basta osservare la sezione Demografia e società per capire qual’è la situazione dei giovani e degli anziani. Dobbiamo interpretarlo come un indizio su come la provincia dovrebbe muoversi. Questo indicatore indica comunque un forte peggioramento della qualità della vita”.
Emanuele Frongia, presidente Fipe-Confcommercio
“La vita in Sardegna è vincolata dai trasporti e le difficoltà permangono dagli anni scorsi, incidendo parecchio per il vivere a Cagliari. Finché staremo in una gabbia dorata per via dei trasporti rimarremo all’ultimo posto di queste classifiche, ma non appena usciremo raggiungeremo i primi posti perché siamo caratterizzati da una fantastica cultura”.
Lucina Cellino, amministratrice del gruppo Cellino e dell’hotel Villa Fanny
“Questo 44esimo posto ci penalizza tanto, c’è tanto da fare e si può fare di più. La Sardegna non è solo mare e turismo estivo, c’è una grande tradizione, una forte cultura e uno splendido clima: Cagliari raccoglie tutte queste caratteristiche ma non è ancora conosciuta per i motivi che la renderebbero una meta appetibile. I trasporti però sono la prima cosa per cui si dovrebbe lavorare, e invece sono peggiorati”.
Andrea Mura, campione di vela
“Sono rimasto sorpreso da questo 44esimo posto. Certo dipende tanto dai fattori che vengono presi in considerazione. Se per qualità intendessimo il bel vivere per il cibo, per il clima, per natura e per tasso di delinquenza credo non ce ne sarebbe per nessuno, ma se aggiungiamo reddito e lavoro allora precipitiamo. Nessun’altra regione ha il nostro potenziale. Per quanto mi riguarda, se pensassi agli sport acquatici dovremmo essere al primo posto incontrastati con il nostro clima e i nostri mari”.
Massimo Mancini, direttore generale Sardegna Teatro
“La città si sta risvegliando. Da dopo il periodo Covid c’è stato un forte sentimento di ripartenza, bisognerà aspettare e vedere come si evolveranno i dati. Per quanto riguarda la cultura in Sardegna si parla poco delle personalità che lavorano nell’Isola come Alessandro Serra che ha prodotto lo spettacolo Tragudia a Paulilatino o Valentino Manias che ha vinto il premio Ubu, si cerca più di sardizzare qualcosa che arriva dall’esterno più che valorizzare il locale”.
Stefano Obino, presidente Accademia d’Arte a Cagliari
“Dai dati viene evidenziata la realtà della città. Cagliari è una città vecchia che ha bisogno di un’urgente riqualificazione energetica e edile. L’insufficiente spinta demografica inoltre rimarca un impoverimento di tutta la Sardegna ed è il sintomo di una grave crisi per tutta l’isola che si amplifica nel suo capoluogo”.
Luigi Pomata, chef e titolare del ristorante omonimo
“A Cagliari si sta veramente bene, gli unici problemi che riscontro sono quelli legati ai trasporti e alla valorizzazione del territorio. Servirebbe più turismo straniero per portare maggiori capitali in Sardegna”.
Annalena Cogoni, direttrice dell’Orto botanico
“Cagliari è molto fortunata e lo deve a una forte presenza di verde e a uno splendido clima. L’Università inoltre sta facendo molto per organizzare il verde urbano e per migliorare la viabilità, che è stata molto penalizzante negli ultimi anni. Ci sono ancora troppe macchine, bisognerebbe incentivare un miglioramento nei servizi di trasporto”.
Mario Mariani, imprenditore, fondatore di Net Value
“Queste classifiche lasciano il tempo che trovano, sono algoritmi che possono essere utili in prospettiva per i trend futuri. Ma effettivamente ci sono dei problemi: negli ultimi anni Cagliari ha avuto tanti cantieri che l’hanno resa meno vivibile per i cittadini, ma si sta riprendendo. La città può migliorare tantissimo e deve puntare ad essere accogliente. Sono già tanti gli stranieri che, grazie al lavoro da remoto, ci si trasferiscono per vivere per fare business”.
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