Bombardino, i migliori delle Dolomiti: i grandi classici, il ghiacciato, l’analcolico e quello in praline

Dici sci e una delle prime cose che ti vengono in mente, se sei sulle Dolomiti, è bombardino, il drink caldo degli sciatori che si può sorseggiare solo in quota, in un rifugio: impossibile provare la stessa soddisfazione in città o a casa. Inventato nel 1972 a Livigno dal genovese Aldo Del Bò, il successo del bombardino sono i pochi ingredienti e la semplicità di realizzazione: zabaione o Vov (il famoso liquore veneto a base di uova) che si riscaldano pochi minuti sul fuoco, whisky o brandy (aggiunto a fuoco spento) e panna montata per guarnire. Goloso, iper energetico, conviviale, è facile dire bombardino ma per berlo davvero buono bisogna sapere gli indirizzi giusti.

Tra crema e cioccolato

In cima alla lista si piazza il Rifugio La Roda di Andalo, a quota 2125 metri sulla cima Paganella, uno chalet caldo e accogliente con vista davvero mozzafiato dove il bombardino non è solo liquore e panna, ma viene arricchito con crema pasticcera, cioccolato e una piccola meringa. Insomma, il sogno di ogni goloso, una bomba calorica da meritarsi dopo una lunga giornata di sci. Altra tappa imperdibile per gli amanti del bombardino è il Bar Lo Scoiattolo di San Martino di Castrozza, dove troverete una versione particolare di questa bevanda: qui, infatti, viene servito fatto con Vov caldo, rum, caffè, panna e una spruzzata di cacao. Rifugio Friedrich August, un angolo di paradiso situato a 2300 metri, incastonato tra il Col Rodella e il Passo Sella, sul versante Trentino del Gruppo del Sassolungo, è diventato famoso grazie ai social network per i suoi chilometrici taglieri di Krapfen. La combo scatta facile: bombolone e bombardino, what else?

Nella super glamour Madonna di Campiglio, il rifugio più cool dove bere un bombardino di qualità è sicuramente lo Chalet Spinale, tra musica, sdraio per prendere il sole e lo spettacolo dell’Adamello Brenta tutto attorno.
Iconica per i gourmet e i wine lover, la Baita Sofie, la prima baita dalla cima del Seceda, a quota 2410 metri di altitudine, merita la fermata anche per un caldo bombardino da gustare magari seduti al sole sul versante soleggiato della Val Gardena. Da ormai 50 anni Moritzino è il locale più trendy della Alta Badia. Conosciuto per la sua posizione unica, a 2100 metri di altitudine del Piz La Ila, e per i suoi party: ogni giorno alle 14, puntuale, sulla terrazza del locale il dj Thomas Dorsi si affaccia alla consolle e comincia a mixare la musica più amata da tutti gli sciatori, che qui si ritrovano per l’apre-ski più famoso della valle, a suon di Champagne o bombardino, naturalmente.

Nella coppa di gelato

Il rifugio I Tablà, facilmente raggiungibile da San Cassiano, da La Villa e da Corvara, si trova direttamente sulle piste da sci dell’Alta Badia, a quota 2.040 metri di altitudine: ammirando le circostanti Dolomiti fino ai ghiacciai delle Alpi della Zillertal, potrete gustare un bombardino fatto a regola d’arte, magari accompagnato da una Linzer torte. Infine, andiamo a Moena, all’Hotel La Serenella, dove il bombardino viene servito in forma di coppa gelato. Sì, avete capito bene. E se volete potete aggiungere anche un’extra: gli Smarties.

Le varianti

Qua e là, in giro per baite, rifugi e locali del Trentino Alto Adige, potrete trovare anche alcune varianti di bombardino: il Pirata, fatto con il rum invece che con il brandy; il Calimero, la variante (quasi) analcolica fatta con il caffè espresso e lo zabaione; e lo Scozzese, che sarebbe in realtà la primissima versione originale, ossia quella con whisky al posto del brandy. I più addicted? Bevono bombardino anche durante l’estate, nella gustosissima versione ghiacciata. E se volete portarvelo in città, allora è bene sapere che esistono anche le praline al Bombardino: a produrle sono i fratelli Walde, azienda artigianale tradizionale dell’Alto Adige che produce cioccolata e caramelle dall’Ottocento. Un boccone di dolcezza che vi riporterà sulle piste al primo crunch. 

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