“dolce vita” degli agenti italiani e tanti soldi sprecati dal Governo –

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Non c’è pace per i due controversi centri per migranti costruiti dal governo italiano in Albania. In attesa delle decisioni della Cassazione e della Corte di giustizia europea sui cosiddetti «Paesi sicuri», a riaccendere le polemiche è un’inchiesta del canale tv albanese Syri. Con una telecamera nascosta, una inviata del programma Piranjat («I piranha», servizi nello stile delle «Iene») ha ripreso il soggiorno di alcuni agenti delle forze dell’ordine italiane a Shengjin, località dove si trova una delle due strutture, vuote da giorni nelle more dei pronunciamenti giudiziari.

«Colazione, cena, spa. Paga il governo italiano»

Fingendosi una turista, la giornalista Luela Gaxhjaha ha interpellato alcuni fra i 100 agenti ospitati in un resort, l’hotel a 5 stelle Raffaelo. «Abbiamo visto Tirana, Scutari» e «Durazzo, bellissima», dicono. «Polizia o turisti? Siamo entrambe le cose. Siamo qui per i migranti, ma l’accordo non è andato bene. È stata una perdita di soldi», ammettono. «Colazione, cena, spa: tutto pagato dal governo italiano», racconta un altro, mentre si discute di come trascorrere una giornata in un centro benessere. Il trattamento, in caso di missione internazionale, sarebbe pari a cento euro al giorno più vitto e alloggio. E l’impressione, a guardare il filmato, è che ci sia tempo per bighellonare, perché i centri da monitorare sono vuoti.

L’affondo delle opposizioni: «Uno spreco assurdo»

Il video, rilanciato dai media italiani, ha sollevato subito un vespaio politico, con le opposizioni pronte a ribadire le accuse sugli sperperi dell’operazione albanese. «Abbiamo visto sui giornali le notizie che riportano lo spreco di soldi del governo Meloni in Albania», lamenta la leader del Pd, Elly Schlein, ritenendo «assurdo che ci dicano che non ci sono i soldi per la sanità pubblica, ma hanno 800 milioni per costruire centri dove deportare persone innocenti» e poi «doverle portare indietro ai sensi della legge europea e delle leggi italiane». Per la segretaria dem si tratta di uno «spreco assurdo di denaro fatto sulla pelle dei cittadini». Il leader di Italia viva Matteo Renzi cita il video su («Ci pagano per fare i turisti, dicono gli agenti italiani nel centro per migranti vuoto in Albania») e incalza: «Perché dobbiamo buttare via così i soldi degli italiani? Perché lasciare le Forze dell’ordine in vacanza in Albania, quando avremmo bisogno di personale nelle nostre periferie e nelle nostre stazioni? Ma davvero chi ha votato Giorgia Meloni può accettare in silenzio uno scandalo del genere?». Toni analoghi dal Movimento 5 stelle: «Centinaia di milioni buttati via per costruire centri rimasti vuoti trasformati nei canili più costosi del mondo e per pagare le vacanze forzate di centocinquanta agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza», attacca il deputato pentastellato Alfonso Colucci, osservando che «non è certo colpa degli agenti, mortificati da un governo che li ha mandati a far nulla. La colpa è di Meloni e del suo fallimentare e inutile progetto propagandistico. Dovrebbe chiedere scusa agli italiani». E Filiberto Zaratti, di Avs, rincara la dose, parlando di un «progetto demenziale, cinico e sprecone», confermato da un «video che rende ridicolo il nostro Paese» e dando la «responsabilità a Giorgia Meloni e al suo governo». Mentre il segretario di +Europa, Riccardo Magi, invoca l’intervento della «Corte dei conti per valutare se esista un grave danno erariale».

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Il silenzio (imbarazzato) del centrodestra

Sul morale della maggioranza, salito dopo la conversione in legge del decreto flussi, il filmato ha un effetto deprimente. Con lo scontro con la magistratura sempre latente (per via delle mancate convalide dei trattenimenti di migranti), la presidente del Consiglio preferisce non entrare nella polemica. Per ore, le agenzie di stampa non battono alcun commento di membri dell’esecutivo. A livello mediatico, lo “scivolone” è evidente e la cautela comunicativa può servire a contenere il danno. Sul piano strategico, per ora il governo non intende fare retromarcia sui centri. «Il procedimento in Cassazione è iniziato, aspettiamo», aveva detto nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, osservando che in questo periodo «non c’è necessità impellente d’attivazione» dei due centri perché «gli sbarchi sono molto ridotti». E a sera, il capogruppo di Forza Italia in Senato Maurizio Gasparri, senza menzionare il video, assicura che «faremo funzionare la scelta dell’Albania, nonostante i giudici di sinistra che contrastano il governo con un uso politico della giustizia. Non li faremo prevalere».

(fonte Avvenire)






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