ROVIGO – Oltre 50 punti sul tabellone, primato in classifica, e imbattuti da inizio stagione tra Coppa Italia (barrage incluso) e Serie A Elite. Di più non si può chiedere alla FemiCz Rovigo di coach Davide Giazzon. Non è solo una questione di risultati, sia ben chiaro, ma è anche la qualità del gioco espresso (e non è cosa da poco). Dopo un inizio di stagione complicato, con prestazioni opache e piene zeppe di errori, la squadra rossoblù ha iniziato a prendere consapevolezza dei propri mezzi a Reggio Emilia, a Padova l’apoteosi con un recupero miracoloso, con il Colorno sabato 7 dicembre una pura formalità.
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Non ha tifato Petrarca (impegnata a Viadana in casa dell’ex capolista) l’head coach della FemiCz Rovigo, “Noi dobbiamo pensare al nostro percorso, se iniziamo a guardare gli altri non ne veniamo più fuori. Il campionato è lungo, questo non vuol dire niente, ci fa piacere, essere in alto piace a tutti, ma se siamo lì, significa che lo abbiamo conquistato sul campo e nessuno ci ha regalato niente”.
8 mete al Colorno, un segnale di sostanza, tralasciando quelle concesse (un po’ di rilassamento è umano), è il concetto di squadra che sembra funzionare a dovere “Se una meta viene segnata è perchè c’è il lavoro di tutti, non siamo riusciti a realizzarne una nel primo tempo dopo 15 fasi, peccato sull’ultimo passaggio, poteva essere una delle mete nominate dell’anno, i ragazzi l’hanno costruita molto bene con pazienza. Penso che oggi abbiate visto qualcosa di interessante e di bello, sono contento”.
Nella foto qui sopra Davide Giazzon ed il ds Polla Roux
Qualche sbavatura, ma dopo un derby durissimo quello di sabato 30 novembre è nella logica delle cose “Abbiamo concesso delle mete semplici, le 13 penalità subite è un dato da migliorare, solo 5 a Padova, ma fa parte del rugby. Abbiamo fatto degli ottimi passi in avanti. Nella settimana di Padova abbiamo avuto di tutto, tra influenze ed Ortis che si è fatto male ci siamo allenati in 17, questo significa che il gruppo c’è. Questa settimana siamo riusciti ad allenarci molto meglio. Sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo”.
Sull’infortunio di Fisher (stagione finita) chiaramente il patron Zambelli deve ritornare sul mercato “La notizia è di giovedì, non ci siamo ancora trovati per discutere su futuri acquisti – ha spiegato Giazzon – faremo le nostre valutazioni con la società, prenderemo in considerazione tutte la varie strade”.
A proposito di centri, Flavio Pio Vaccari (foto qui sotto) ha dimostrato di poter ricoprire il ruolo, Ferrario, Moscardi e Uncini permettendo “all’ala ci ho giocato più spesso e mi sento più confidente, però quando ho giocato ai centri mi sono divertito tanto si toccano tanti palloni, e si è più coinvolti nel gioco”. E’ una delle opzioni studiate e provate da Giazzon ad inizio stagione, e bisogna dire che ha funzionato.
L’autore della meta che è valsa la vittoria del derby di Padova, anche sabato 7 dicembre si è ripetuto nel finale a Rovigo contro il Colorno “E’ stata un bella emozione – ha sottolineato il trequarti romano – è stato il frutto del lavoro di tutta la squadra, a Padova non abbiamo mai smesso di crederci, quella è stata la chiave. Anche la meta di oggi è grazie al lavoro della squadra, cerco di fare sempre il mio, poi se l’occasione si presenta cerco di struttura. Stiamo migliorando sempre di più con i tre quarti, anche se comunque questo avviene perchè abbiamo una buona mischia, che ci permette di avere palloni puliti da giocare”. La verità è che Vaccari in questa stagione è cresciuto in maniera esponenziale, nel gioco aereo ha di fatto annientato qualsiasi avversario in campionato, nell’uno contro uno è dirompente, con Belloni e Moscardi ha già raggiunto una ottima intesa.
Dopo un avvio complicato la scorsa stagione, quest’anno il Rovigo è partito a tutto gas “Qui a Rovigo c’è una mentalità vincente, ovvero bisogna cercare di performare al massimo, non aspettavo di trovarmi con tutte vittorie, però la mentalità quando scendiamo in campo è sempre quella di dare il massimo”.
Nel cammino del Rovigo spiccano tre vittorie esterne pesantissime: a Roma in casa delle Fiamme Oro, Reggio Emilia e Padova, non è cosa da poco.
Il giovane tallonatore Lapo Frangini (foto qui sotto premiato da Davide Breviglieri) si è meritato il premio di man of the match, due mete in fotocopia, per lui è la prima volta con il riconoscimento conferito dai giornalisti a fine partita “Per me è una grande emozione, ovviamente è frutto soprattutto del lavoro della squadra, le due marcature non le avrei mai fatte senza il sostegno dei miei compagni. Il drive ha lavorato molto bene, siamo sempre stati dominanti ed avanzanti”.
Miglioramenti anche in rimessa laterale, dopo qualche difficoltà di inizio stagione “In touche abbiamo lavorato molto bene in settimana, era un punto su cui migliorare, e si è visto in campo oggi, siamo stati molto efficaci, sia noi tallonatori (l’altro è Giulian subentrato nella ripresa, ndr) che tutto il reparto”.
Giorgio Achilli
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