07 dicembre 2024 22:11
di MARCO VALLONE
Il Premio Carlino d’Argento, raffigurante una celebre moneta coniata a Catanzaro nel ‘500 in un’opera creata dall’orafo Antonio Affidato, giunge quest’anno alla sua VII edizione. Questo pomeriggio sono stati svelati in una conferenza stampa, presso il Complesso monumentale San Giovanni a Catanzaro, i nomi degli insigniti del prestigioso riconoscimento. Il Premio intende gratificare diverse personalità d’eccellenza calabresi, facendo anche perno sulla riscoperta dell’identità del territorio.
Chi saranno i premiati? Presto detto. Il premio dedicato alla sezione cultura andrà all’archeologo Francesco Cuteri; quello per le Arti visive e discipline dello spettacolo a Luca Marino, presidente di Indaco film; per l’Imprenditoria giovanile sarà premiata la startup Searcode Srl; per l’Impegno per il sociale il premio andrà all’Ente nazionale sordi di Catanzaro; premio alla carriera per Giovanni Calabrò; e infine il Premio speciale sarà di Maria Concetta Miniaci. Ci saranno inoltre dei riconoscimenti anche per Azzurra Di Lorenzo, Mario Vetere e Gianluca Facente con Sandra Giglio. Questo è dunque quanto ha stabilito la commissione del Premio, presieduta da Anna Russo.
Alla conferenza stampa di disvelamento dei nomi degli insigniti, oltre che del programma di attività che troveranno il loro gran finale nella cerimonia di premiazione fissata per domenica 15 dicembre al Teatro Politeama di Catanzaro, hanno preso parte: l’assessora alla cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi; l’assessore al turismo, marketing territoriale, politiche giovanili e transizione digitale, Vincenzo Costantino; il presidente del Premio Carlino d’Argento, Yves Catanzaro; il segretario nazionale della Federazione Italiana tradizioni popolari, Franco Megna; l’artista Mario Vetere, la cui esposizione dal titolo “Negativo è Positivo. Tutto ciò che sembra un limite è invece una possibilità”, inaugurata subito dopo la conferenza stampa, ha rappresentato una speciale anteprima della settima edizione del Premio.
“Il focus di questa manifestazione – ha evidenziato Yves Catanzaro, presidente del Premio Carlino d’Argento – è quello di andare a ricercare quelle eccellenze che magari sono sconosciute ai più, o addirittura sconosciute nella propria città, ma hanno grandissimi risultati a livello internazionale. Non nazionale: internazionale. E questo è quello che noi ricerchiamo all’interno dei lavori della commissione”. Relativamente al percorso che il riconoscimento ha compiuto nel corso degli anni Yves Catanzaro ha rilevato come “chi segue il premio da anni sa come esso sia nato come una serata unica di premiazione delle eccellenze. Negli anni è cresciuto anche come offerta culturale, perché abbiamo fatto una tre giorni di eventi. E quest’anno abbiamo scelto di donare alla città di Catanzaro una mostra che abbiamo scelto con cura: la mostra di Mario Vetere. L’abbiamo scelta per un motivo importante, vale a dire la particolarità della sua tecnica. Lui è il padre di questa tecnica, in relazione alla quale ‘Negativo è Positivo’ “.
“Tra gli eventi collaterali al Premio non c’è soltanto la mostra, che sarà di scena al Complesso monumentale San Giovanni dal 7 al 31 dicembre – ha sottolineato Yves Catanzaro – ma ci saranno anche degli incontri”. In particolare il presidente del Premio Carlino d’Argento si è riferito al convegno dal tema “La filosofia dello sport”, moderato da Domenico Iozzo, che andrà in scena sempre al San Giovanni venerdì 13 dicembre alle 09:00. Saranno relatori Giampaolo Latella, delegato Coni Catanzaro; Saverio Mirarchi, vicepresidente Figc Calabria; Emmanuele Zurlo, capitano della nazionale di beach soccer. E non sarà questo l’unico evento di prologo alla serata della premiazione finale, visto che anche per sabato 14 dicembre alle 09:00 è previsto un ulteriore incontro culturale sul tema “Le incursioni saracene sulle coste ioniche”. Moderati dall’architetto Alessandra Pasqua, relazioneranno gli scrittori Gianluca Facente e Sandra Giglio, oltre allo storico Don Davide Marino. Al termine degli eventi sono previste anche visite guidate all’archivio storico comunale, alla terrazza del San Giovanni e alla mostra di Mario Vetere.
“E’ il terzo anno in cui insieme prepariamo questo premio ormai entrato nella storia della nostra città – ha affermato l’assessora alla cultura del Comune di Catanzaro, Donatella Monteverdi -. E’ importante perché è promosso da giovani uomini e giovani donne di grande valore. Credo che questo sia forse il profilo più importante perché io vedo, in questo momento, una grande attenzione dei giovani nei riguardi della città, e soprattutto un modo di proporsi in maniera sempre positiva. Immagino che questo sia l’approccio che ognuno dovrebbe avere nei riguardi della propria città, ma sappiamo bene che non sempre è così. Pretendiamo sempre troppo da noi stessi, invece di vedere quanto è pieno il nostro bicchiere, con tante iniziative che si fanno soprattutto nella collaborazione tra pubblico e privato. All’inizio della mia esperienza amministrativa avevo due scopi: quello di aumentare la partecipazione, il rapporto collaborativo tra pubblico e privato, e cercare di coinvolgere il più possibile le nuove generazioni nella cosa pubblica. Devo dire che sono contenta oggi, perché le cose stanno andando nel verso in cui mi sono proposta. Ma, al di là di questo, devo ringraziare Yves Catanzaro e tutto il comitato organizzativo del Premio Carlino d’Argento soprattutto per la passione e l’attenzione che mettono nella preparazione”.
Da parte sua infine l’assessore Vincenzo Costantino ha precisato come tenesse ad esserci questo pomeriggio “perché so quanta fatica c’è dietro a questa organizzazione e so quanta vitalità queste manifestazioni portano con sé. Portano una visione di città, una visione di vita all’interno di questa città, assolutamente positiva e propositiva, Una visione che è quella che noi dobbiamo, al fianco delle varie associazioni e anime cittadine, essere in grado di rendere quanto più contagiosa possibile. Quindi veramente grazie a chi fa vivere questa città, che ha bisogno di cittadini che siano affezionati e guardino anche oltre il limite da città provinciale che per dimensioni rischiamo di essere a volte. Abbiamo tutte le possibilità per non esserlo e per, addirittura (fatemi essere eccessivamente ottimista come sono), trainare quella che può essere una rinascita un po’ del nostro Paese. Io ho sempre pensato che dal sud Italia possa veramente esserci una sorta di nuovo rinascimento”.
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