Nella commissione presieduta da Enrico Sostegni (Pd) l’audizione di Claudio Marinai, responsabile dell’Assistenza farmaceutica e dispositivi della Giunta
Comunicato stampa n. 1260
di Angela Feo
Firenze – La spesa farmaceutica della Toscana è stata uno dei temi al centro della seduta della commissione Sanità presieduta da Enrico Sostegni (Pd) che si è tenuta oggi (martedì 3 dicembre), in cui è stato audito il responsabile del Settore Assistenza farmaceutica e dispositivi della Giunta regionale Claudio Marinai.
Marinai ha spiegato come in Italia, così come in Spagna e Portogallo, dove il Pil è più basso rispetto agli altri paesi europei, l’incidenza della spesa farmaceutica pesi di più rispetto ad altri Stati e che il costo dell’acquisizione tecnologica sia difficilmente comprimibile.
Rispetto alle regioni italiane la Toscana, che non ha un prontuario regionale ma mette a disposizione dei cittadini tutti i farmaci che AIFA propone, è posizionata in una fascia virtuosa dal punto di vista dell’incidenza della spesa sul Fondo Sanitario Nazionale e ha addirittura migliorato la sua posizione negli ultimi anni. “Tuttavia – ha spiegato Marinai – il tetto della spesa farmaceutica si è alzato dal 2017 al 2023, ovvero è aumentata la soglia del meccanismo del payback, oltre la quale il produttore è chiamato a pagare il 50 per cento”.
Marinai ha evidenziato come la norma introdotta nel 2018, per cui il payback si calcola non più sulla singola regione, ma a livello nazionale, abbia introdotto una stortura in quanto le regioni più popolose, che hanno tradizionalmente un’attività privata importante e non hanno mai sforato la soglia, hanno avuto entrate consistenti, mentre altre regioni, tra cui la Toscana, sono state penalizzate. “Stortura che – ha detto Marinai – con la modifica proposta dalle Regioni e al momento approvata in Senato, verrà mitigata”.
Marinai ha poi fatto il punto sul monitoraggio della spesa complessiva della Toscana “che a ottobre ha rilevato un aumento rispetto allo scorso anno di 140 milioni, circa il 12 per cento in più, con un incremento del payback stimabile in 30 milioni”. “Le cause di questo aumento sono molteplici – ha affermato – e riguardano per l’80 per cento l’acquisto di nuovi farmaci ospedalieri molto costosi, nei campi delle terapie geniche, dell’immunoterapia e dell’oncologia, che permettono di raggiungere risultati di grande efficacia in una fetta importante della popolazione. Ad esempio: il nuovo farmaco per le terapie geniche che restituisce una vita normale a tanti bambini, ha un costo di 1 milione e 400mila euro, mentre le mono somministrazioni efficaci per il tumore del sangue costano 800.000 euro a iniezione”.
“A questo si è aggiunta una riforma della retribuzione delle farmacie che a livello nazionale è stimata in 270milioni di aumento dei costi per il servizio sanitario, mentre per la Toscana in 15milioni di euro – ha affermato Marinai -. Inoltre è stata apportata una modifica sulla classe di farmaci antidiabetici che sono passati nella convenzionata aggravando di altri 4-5 milioni il conto”. “Per l’assistito in toscana non cambia niente – ha specificato Marinai – ma le tariffe legate a questa nuova modellistica portano a un aumento dei costi”.
“Oltre la metà della manovra fiscale della regione – ha detto – riguarda dunque la spesa dei farmaci che è difficilmente comprimibile, se non vogliamo negare l’accesso a farmaci innovativi. Inoltre anche la compensazione dovuta alle scadenze brevettuali di farmaci importanti sta diminuendo, visto che le perdite di brevetto sono sempre più rare”.
“La prospettiva che si sta affacciando con l’introduzione di tanti farmaci innovativi – ha spiegato Marinai – rende la situazione del 2024 ripetibile nel 2025, con un aumento analogo della spesa farmaceutica. Questo pone un problema di sostenibilità per la nostra regione perché è evidente che è difficile ridurre queste spese”.
Su richiesta dei consiglieri, Marinai ha fatto anche il punto sulla campagna vaccinale anti influenzale, ricordando come quest’anno sia stata fatta una gara per 1 milione 50mila dosi. “Per la prima volta è stato reso disponibile il vaccino spray nasale per i bambini della fascia 2-6 anni di cui sono state esaurite le 32mila dosi previste – ha affermato – . La campagna vaccinale è iniziata il 7 ottobre. I vaccini sono forniti ai medici attraverso le farmacie. Stiamo registrando le ultime vaccinazioni, ma abbiamo ancora dosi disponibili. In alcuni casi è necessario aspettare qualche giorno, perché non stiamo più facendo ordinazioni massive, ma nessuno è rimasto senza dosi. Abbiamo ancora capacità di ordine e la campagna proseguirà fino all’inizio di gennaio”.
Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana
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